Flamenco
Il flamenco è uno stile musicale, una tecnica di pittura e
una danza tipica dell'Andalusia. Fortemente influenzato dai gitani, il flamenco
affonda le sue radici nella cultura musicale dei Mori e degli Ebrei. Oggi il
flamenco fa parte della cultura e della tradizione musicale spagnola. Dalla
seconda parte dell'Ottocento il flamenco ha inoltre attraversato i confini
nazionali venendo rappresentato in tutto il mondo. Secondo Félix Grande
l'origine del nome "flamenco", che in spagnolo significa
"fiammingo", è legato alla rivalità tra i ballerini spagnoli e i
professionisti che giungevano in Spagna dalle Fiandre (all'epoca sotto il dominio
spagnolo).
Il modello ritmico del "palo" con il numero di
battiti e l'accentazione è chiamato "compás". Lo stesso termine è
usato anche per indicare la base melodica tipica di un "palo".
All'interno di una rappresentazione tipica di flamenco il chitarrista suona
degli assoli melodici (falsetas) intervallati a dei momenti in cui predispone
un "tappeto sonoro" (compás) per il cantante. Quest'ultimo intona
delle "letras" (strofe), mentre quando il ballerino esegue un assolo
di battito di piedi (zapateado) si dice che sta eseguendo una
"escobilla".
Alcuni palos vedono la presenza di chitarra, canto e ballo,
altri solo di canto (si dicono "a palo seco"), altri solo canto e
chitarra e non vengono di norma accompagnati dal ballo.
Negli ultimi anni il flamenco si è contaminato con altri
generi musicali come il jazz, il pop e il rap, è possibile quindi vedere
spettacoli di band collegate con il flamenco anche in stadi o festival.
Si pensa spesso che l'essenza del flamenco sia la danza. In
realtà l'anima del flamenco è il "cante". Infatti il flamenco nasce
come canto, senza musica (a palo seco) chitarra e danza si aggiungono solo in
seguito. I cantanti "cantaores" possono cantare nella stessa serata
in pezzi dove è presente il "baile" sia in pezzi di assolo con o
senza chitarra. Negli assoli di norma il chitarrista dopo aver suonato qualche
"falseta" (assolo di chitarra) prepara un tappeto sonoro suonando il
"compás" di un determinato "palo". Su questo il cantaor
improvvisa una sequenza di "letras" o "coplas" (strofe) che
si possono susseguire a suo piacimento. Ogni "letra" è un mondo a
parte per significato e melodia e la partecipazione del pubblico presente
(jaleo) dimostra l'apprezzamento per l'intensita di esecuzione di una
particolare letra famosa o per la scelta del repertorio.
Le "letras" sono spesso molto poetiche e sono
state nel corso dei secoli imitate e salvaguardate da numerosi poeti come
Federico Garcia Lorca. Negli anni venti, insieme con il compositore Manuel de
Falla ed altri intellettuali si batté per far riconoscere il flamenco come arte
e per preservarne la purezza.
Baile
Il "baile" flamenco è l'espressione più conosciuta
di quest'arte, soprattutto dai turisti che tendono ad identificare, a torto, il
flamenco con il ballo. Nei contesti casalinghi e di tablao è quasi sempre una
danza solistica, caratterizzata da una buona dose di improvvisazione, dove il
ballerino è comunque coreografo della propria esibizione. Nel caso di
spettacoli teatrali, la presenza di compagnie nutrite necessita di coreografie
condivise, facendo in modo che i momenti di improvvisazione siano ridotti.
Nel baile flamenco esistono movimenti del corpo e delle
braccia detti "braceo" e il battito dei piedi "zapateo". Lo
zapateo viene utilizzato dal ballerino per introdurre il cante (llamada) o per
sottolineare la fine di un verso o di una letra (remate) oppure per eseguire
dei veri e propri assoli ritmici (escobilla).
Samantha,Paolo,Sara e Simona
Samantha,Paolo,Sara e Simona
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