Cominciamo allora con...
LA TRADIZIONE DELLE UOVA DI PASQUA
Tutti noi a Pasqua siamo abituati a mangiare il nostro semplice uovo di Pasqua... Ma da dove viene questa tradizione?
L'origine delle uova usate nelle celebrazioni è antica e
piena di leggende, legate ad aspetti religiosi.
È sempre stata comune la pratica di dipingere le uova sode,
decorarle con disegni e figure.Per regalarle in occasioni speciali, in gran parte
dei Paesi questa è ancora un’abitudine comune, in altri questa
pratica ha avuto dei cambiamenti e adattamenti: le uova naturali sono
sostituite da uova composte di materiali diversi.
Le notizie della tradizione dell'uso dell'uovo duranteil ricordo tra i cristiani ci portano fino al IV secolo e hanno uno
stretto vincolo con la Quaresima. In questo periodo era vietato il consumo di
uova durante il periodo penitenziale dei quaranta giorni. In questo modo se ne
accumulava una gran quantità nelle dispense familiari. Per evitare lo spreco erano regalate ai bambini.
A partire dal Giovedì Santo, preceduti dai chierichetti
della Parrocchia, bambini e bambine si presentavano per raccoglierle di casa in
casa.
La Domenica di Pasqua l'enorme quantità di uova raccolte era
trasformata in frittate e subito gustate da tutta la popolazione.
L'apparizione dell'uovo al cioccolato nella Pasqua risale al
XVIII secolo.In sostituzione delle uova sode dipinte, che erano nascoste nelle
strade e nei giardini per essere trovate dai bambini.
In Francia si cominciò a svuotare
le uova naturali e a riempirle. I pasticcieri francesi le riempivano con
cioccolato, marzapane o con una mistura dei più diversi ingredienti. E
lo dipingevano artisticamente.
Fin dalla fine del XIX secolo le uova di Pasqua non sono più
racchiuse nel guscio dell'uovo di gallina.Sono fatte tutte di
cioccolata e sono di diverse misure. Alcune sono molto grandi, altre sono più piccole. Indipendentemente dalla loro misura, tutte sono la gioia
di bambini e ....di adulti di tutto il mondo.
In materia di uovo di Pasqua, l'apice della raffinatezza fu
raggiunta in Russia, già alla fine del XIX secolo.
La Pasqua era una data molto speciale nella Russia degli
zar: tutti si salutavano e si baciavano dicendo: "Cristo è risorto".
Ricevevano allora la risposta: "Veramente, Cristo è risorto".
In seguito si scambiavano regali che quasi sempre erano
uova naturali colorate in modo molto bello, una tradizione tra i popoli slavi
che si sparse per l'Europa.
In occasione della Pasqua del 1885, lo zar Alessandro III
decise di offire alla zarina, non un semplice uovo naturale decorato
artisticamente, ma un uovo fatto d'oro.
La domenica della Risurrezione, la zarina ricevette dalle
mani dello zar un gioiello di affascinante bellezza, fatto tutto in oro,
argento, smalto e rubini.
A partire da quel giorno, tutti gli anni lo zar faceva un
nuovo ordine.
Fu in questa maniera che si formò la favolosa collezione di
56 uova di Pasqua provenienti dalla Casa Imperiale russa, famosa in tutto il
mondo. Ciascuna di queste "uova" è un autentico capolavoro.
È motivo di gioia sapere che l'usanza di scambiare le uova
di Pasqua nata all'interno della Santa Chiesa Cattolica, a partire da una semplice necessità domestica che abbia acquisito una conotazione religiosa.Si sia
sparsa per il mondo e abbia raggiunto infine questa raffinatezza di arte e
civiltà.
Che cosa c'entra l'uovo con Cristo e con la Risurrezione?
Nella Pasqua, la celebrazione della morte e la risurrezione
di Cristo è un momento speciale per far riflettere i cristiani sul significato
della Redenzione dell'umanità e per gioire delle conquiste del Divino Salvatore
sul demonio, sul mondo e sulla carne.
Molti non riescono a capire bene quale sia il rapporto
esistente tra questa celebrazione di carattere religioso e l'usanza di regalare
alle persone le Uova di Pasqua.
Per rispondere a questa domanda dobbiamo andare un po'
indietro nella storia, tornare all'epoca precedente a Nostro Signor Gesù
Cristo. In varie delle antiche culture sparse nel Mediterraneo, nell'Est
Europeo e in Oriente, si osservava il costume di regalarsi a vicenda le uova. E
di solito ciò accadeva quando i fenomeni naturali annunciavano l'arrivo della
primavera: stagione che preannuncia e celebra la ripresa della vita nella
natura. Proprio per questo motivo le uova da regalare in quella occasione erano
dipinte con immagini che ricordavano qualche tipo di vegetale o un altro
elemento naturale legato alla vita.
Questa usanza attraversò l'Antichità mantenendosi viva in
popolazioni pagane che abitavano l'Europa durante il Medioevo,L'ingresso di questo uso nelle festività e nelle
commemorazioni cristiane, avvenne soprattutto dopo il Concilio di Nicea,
svoltosi nell'anno 325 dell'era Cristiana. In quel periodo i chierici avevano
l'espresso compito di espandere la cristianità, ampliando con zelo il numero di
fedeli.
A patto che non entrasse in contatto con la dottrina, che non fosse fonte tendenziosa per il ritorno
alle pratiche pagane, alcune tradizioni e simboli religiosi avrebbero potuto
essere perfettamente incorporati, tramite adeguamenti, ad altri eventi, feste e
commemorazioni consone al pensiero, alla dottrina e alle pratiche cristiane.
Senza alcun danno per la fede cattolica, la tradizione di
regalare uova avrebbe potuto essere applicata per esempio nella Pasqua, che nel
pensiero cristiano è la celebrazione della Risurrezione di Cristo e la sua
vittoria sulla morte e con la speranza di una vita nuova.
Fu in quella fase della storia che sorsero pitture di
immagini di Nostro Signore Gesù Cristo e di Nostra Signora sulle uova che
sarebbero regalate in occasione della Pasqua.
L'uovo è il simbolo stesso della vita. Nonostante sia del tutto morto contiene una vita che sorge improvvisamente dal suo
interno. E questo è il senso della Pasqua, dopo la morte viene il passaggio per
la risurrezione e per la vita.
Cristo lasciò l'interno del suo sepolcro con vita, vinse la
morte. Distrusse il Tempio e lo ricostruì in tre giorni.
Qui si trovano le notizie dell'origine, della storia e del
significato delle "uova di Pasqua": un'usanza adattata e accettata
nei paesi di origine cristiana.
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